1. |
Con Loro
02:15
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Lasciami!Lasciami! Non provare a prendermi sono come un palloncino, pieno di vuoto! Sono più leggero dell'aria, non volo, mi schianto da solo!Impatto costante col vostro diniego per quello che sono, mi spengo!!
Non parlo più,
Non rido più,
Non cresco più
Voglio di più
Con loro non riesco più a vivere
Non sento più,
Non mi basto più,
Non credo più
Penso di più
Con loro non riesco più a vivere!
Mi spengo!Mi spengo! Mi spengo perché voglio splendere di buio proprio e non brillare del riflesso di tutto ciò che non credo, di ciò che non sono.
Se provi a abbracciarmi in un attimo esplodo e non mi pento, calore non sento!
Non parlo più,
Non rido più,
Non cresco più
Voglio di più
Con loro non riesco più a vivere
Non sento più,
Non mi basto più,
Non credo più
Penso di più
Con loro non riesco più a vivere!
Non riesco più!!
Non riesco più!!
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2. |
Se Fossi D'IO
03:17
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[strofa]
Lasciato solo in questo "perdono"
il mio silenzio è oggi frastuono
onore e gloria dicono loro
nasci, lavora, consuma, e soffri tu
nasci, consumati, e muori, prendimi tu
stringimi al petto per non respirare!!!
[choir]
Quel dito puntato su quello che ho sbagliato
Quel dito puntato su ogni mio peccato
Anch'io ho imparato, fedele al mio passato
il medio alzato è il dito mio puntato!
[bridge]
Buon natale anche voi
e alla vostra gioia
nel fare a palle
di neve col gelo che ho dentro
allora buona primavera a me
che lo sciolta pisciandoci sopra il mio nome.
[rit]
Se fossi D'io che skifo mi farei
Intorno il vuoto prega su di me!
[strofa]
E tu che dividi pani coi pesci
un pugno di briciole in oceani morti
sardine boccheggiano in cerca di ascolti
agonizzanti galleggiano o poco più
agonizzante galleggio o poco più
solo affogando potrò respirare!
[choir]
[bridge]
[rit2]
Se fossi D'io che skifo mi farei
Più guardo il cielo e meno vedo te
Se fossi D'io che skifo mi farei
Intorno il vuoto!
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3. |
Ti Ricordi
02:24
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[Strofa]
Oppresso dal peso di ogni mia scelta, ricurvo, mi schiaccia il pensierooo
Si saldano vertebre,una dopo l'altra: obelisco dei miei fallimentiiii
[Cori]
SOGNAVA! quel bambino...
SOGNAVA! ad occhi aperti...
CORREVA! quel bambino
CORREVA! ma non corre più!!!
[parlato]
ora ha in mano un pugno di denti frantumati a calci in bocca da quella cosa chiamata REALTÀ!!
[Rit]
Ti ricordi sapevo anche ridere
Ti ricordi quando ero un uomo e non un "perché?"
Era facile rubare favole
Era facile quando il narratore eri te!
...e fuori c'è il sole, ma io non mi sbronzo, la pioggia che ho dentro non è temporale.
Dissento ergo sum? Sparisco e fanculo!
Del futuro sei tu il criminale!
[D&B]
[Cori]
[Parlato]
[Rit]
[Outro]
Era facile!Era facile!Il narratore eri te!
Facile!Era facile!Il narratore eri te!
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4. |
Bolo 5:45
03:06
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[Cori]
I walkman con le cassette
Riproduzioni imperfette
scorrono come la vita
O veloci o troppo rilente!
..e poi ti accorgi che...
Sei solo a camminare
sui San Pietrini che
Disegnan trame mai svelate...
Tropi pensieri!Poche parole!
scivolano a terra assieme alle gocce di pioggia
trascinando i piedi nei geldi anfibi,
guardo le torri e capisco che non crollerò!
Per ora!
[Rit]
Bologna un quarto alle 6, che senso aveva quel mattino?
Bologna un quarto alle 6, i tuoi colori ai miei perché?
Bologna un quarto alle 6, sei come il resto del Carlino, foglio sporco metafora di me...
6 birre al Pratello, l'XM poi al VekkioSon!
quel portico mi salverà
la pioggia che ho dentro scompare in un attimo
BOLOGNA E' UNA MENTALITA!
[Cori]
Non c'era una mediazione
Realtà non è religione
O capitoli da rilegger
Un mare di pece dietro alle stelle!
E poi lo sbattere
Delle saracinesche
Che si schiantano e te
diverso poi non sei da quelle
Ricordo che all'alba ero fradicio vuoto
Le porte in immobili abbracci
Nettuno "il Gigante": annego di nuovo!
[Rit]
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5. |
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Tutto quello che era una ragazzo è morto quel giorno o mille dopo, in una agonia di parole sepolte. Di quando smetti di soffrire ancora prima di cominciare, quando prima di doverti guardare nello specchio spegni la luce.
Le parole non scritte, i sensi di colpa presi e gettati in quel cazzo di mondo perché non puoi vivere abbracciato al dolore.
Il sangue che ti cola dal petto ogni volta che provi a parlarti.
Ogni volta che cerchi quel ragazzo fra le pieghe della tua storia.
Ogni volta che lo ritrovi seduto inconsapevole e sorridente qualche metro prima del baratro.
Ogni volta che gli parli di cosa c’è dopo quel burrone, di cui nessuno ha realmente memoria.
Era una giornata dai suoni ovattati e dal respiro incerto.
E il tempo non ti ha concesso nemmeno un’ultima fottuta foto.
All’improvviso ogni tua parola sembrava così piccola.
All’improvviso il tuo fragile guscio era l’unica cosa che ti restava.
All’improvviso era più semplice spegnere la luce. All’improvviso tutto quello che non eri mai stato era immensamente più grande di quello che eri e di quello che sei.
Ho spento così i miei giorni migliori, fra le ceneri di un ricordo che non riesco a trattenere ed ora così tanto diverso e per nulla cambiato ripercorro ricurvo fino a quel bivio inesistente e fisso spento la storia che non ho potuto scrivere.
C’è un ragazzo seduto che sorride.
Ancora. Bagno il suolo con qualche cristallo mentre lo abbandono lì, e cammino verso il freddo del sole.
...e quando guardo il cielo, tu sei la più grande, ma non sei la più luminosa delle stelle la più brillante dei pianeti, tu sei il vuoto tra gli astri, il vuoto tra gli astri, il mio vuoto tra gli astri.
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